TRANSIZIONE 4.0: POTENZIATO IL CREDITO D’IMPOSTA PER BENI IMMATERIALI 4.0 E FORMAZIONE 4.0

 

Il nuovo decreto Aiuti 2022 ha introdotto importanti novità al piano Transizione 4.0 innalzando al 50% l’aliquota del credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 realizzati nel 2022 e fino al 70% l’aliquota del credito imposta per la formazione 4.0.

Tra le misure approvate lo scorso 17 Maggio dal DL “Aiuti” c’è il rafforzamento del Credito d’Imposta per gli investimenti in beni immateriali 4.0 rientranti tra le categorie definite nell’Allegato B annesso alla L. n. 232/2016.

La misura viene incrementata dal 20% al 50% del costo sostenuto per l’acquisto di beni immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa effettuati nel 2022 (ovvero entro il 30 giugno 2023 purché entro il 31 dicembre 2022 l’ordine sia accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).

Il potenziamento delle aliquote riguarda anche il Credito d’Imposta Formazione 4.0, con un incremento dell’agevolazione a seconda delle dimensioni dell’impresa:

– per le piccole imprese, dal 50% al 70%

– per le medie imprese, dal 40% al 50%

La norma dispone tuttavia che l’incremento delle aliquote sia previsto solo a condizione che:

  • Le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Mise (che dovrebbe essere adottato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, ovvero dal 18 Maggio 2022);
  • I risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle competenze acquisite per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto.

Per i progetti avviati successivamente all’entrata in vigore del DL “Aiuti” che non soddisfino i suddetti requisiti, la normativa prevede che le misure del Credito d’Imposta siano invece diminuite rispettivamente:

– al 40% per le piccole imprese

– al 35% per le medie imprese

Restano invariati i limiti massimi annuali pari a 300.000 € per le piccole imprese e 250.000 € per le medie imprese.

Per le grandi imprese non sono state previste modifiche a quanto già in vigore: Credito d’Imposta del 30% delle spese ammissibili e limite massimo annuale pari a 250.000 €.

 

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