Smart & Start Italia: il MISE rilancia il sostegno alle startup innovative italiane

Dal 20 gennaio 2020 è possibile presentare domanda di agevolazione per il bando Smart & Start Italia, il sostegno alle startup innovative promosso dal MISE, secondo le nuove modalità.

 

Lo strumento

Smart&Start Italia, istituito nel 2014, è lo strumento dedicato alla promozione, su tutto il territorio nazionale, delle condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità.  Creato per sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, è destinato alle startup innovative già presenti sul territorio nazionale (o in procinto di esserlo), iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese e in possesso dei requisiti previsti.

Con la nuova Circolare della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese n. 439196 del 16 dicembre 2019 sono state definite le tempistiche e le modalità di presentazione delle domande secondo la nuova disciplina introdotta dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 agosto 2019 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 244 del 17 ottobre 2019). Il soggetto incaricato della gestione dell’intervento è Invitalia S.p.A..

A partire dal 20 gennaio sarà dunque possibile presentare domanda di agevolazione secondo le nuove modalità previste. Anche le domande già presentate, per le quali non siano già stati adottati dei provvedimenti da parte del Soggetto Gestore, potranno essere riformulate entro 60 giorni dal termine del 20 gennaio.

 

Come funziona

Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila € e 1,5 Mio €. I piani dovranno essere avviati in seguito alla presentazione della domanda e concludersi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Le spese ammesse all’agevolazione possono riguardare:

  • immobilizzazioni materiali funzionali all’attività d’impresa (es. nuovi impianti, macchinari e attrezzature tecnologici e tecnico-scientifici),
  • immobilizzazioni immateriali correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa (es. brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, etc.);
  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa ( es. progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
  • personale dipendente e collaboratori impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa stesso;
  • la copertura di esigenze di capitale connesse al sostenimento di spese per materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (compresi hosting e di housing) e godimento di beni di terzi fino a un massimo del 20% delle spese ammesse.

 

Le startup possono beneficiare di un finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili; Il finanziamento sale al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Nella valutazione delle domande presentate, sono previste premialità alle startup che prevedono forme di collaborazione con Organismi di ricerca e incubatori e acceleratori di impresa (inclusi i Digital Innovation Hub) e alle startup già operanti nelle Regioni del Centro-Nord da almeno 12 mesi che promuovono la realizzazione di un piano d’impresa localizzato nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Alcune eccezioni

Lo strumento prevede una condizione particolare per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, per le quali il sostegno è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa.

Inoltre, le sole startup innovative costituite da non più di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale identificati in base alle caratteristiche delle startup. In questo caso, il valore del servizio è pari a 15.000 € per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e a 7.500€ per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.

 

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