

LA COMMISSIONE UE ADOTTA LO STANDARD VOLONTARIO ESG PER LE PMI NON QUOTATE
Con la Raccomandazione C(2025) 4984 final, pubblicata il 30 luglio 2025, la Commissione europea introduce ufficialmente lo standard volontario di rendicontazione di sostenibilità per le micro, piccole e medie imprese non quotate. Il documento rappresenta un passaggio chiave verso la semplificazione e l’armonizzazione dell’accesso ai dati ESG nel contesto europeo
Con l’adozione della Raccomandazione C (2025) 4984 final in data 30 luglio 2025, la Commissione europea ha formalizzato il Voluntary Sustainability Reporting Standard for non-listed SMEs (VSME), sviluppato dall’EFRAG. Lo standard rappresenta un importante strumento tecnico per supportare le micro, piccole e medie imprese non quotate nell’avvio di un percorso strutturato e coerente di rendicontazione ESG su base volontaria.
Contenuti tecnici
Il pacchetto VSME è composto da due documenti chiave:
- Allegato I – Standard tecnico vero e proprio: comprende indicatori, principi, e schemi informativi coerenti con gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), ma adattati alle realtà delle PMI.
- Allegato II – Guida operativa (“practical guidance”): un supporto pratico per l’implementazione concreta dello standard da parte delle imprese.
Entrambi i documenti costituiscono la versione finale del VSME presentata da EFRAG alla Commissione nel dicembre 2024.
Raccomandazioni multilivello: PMI, operatori finanziari e Stati membri
Nella Raccomandazione la Commissione europea propone un nuovo approccio alla rendicontazione ESG strutturato su tre livelli:
- PMI non quotate e microimprese: si raccomanda l’adozione volontaria del VSME quale strumento per comunicare responsabilmente le proprie performance ESG;
- Operatori finanziari, assicurativi e alle imprese soggette alla CSRD: tali entità sono esortate a limitare le richieste di informazioni ESG alle PMI esclusivamente ai dati previsti dallo standard VSME, contribuendo così a ridurre gli oneri amministrativi e promuovere l’armonizzazione informativa lungo le filiere produttive;
- Stati membri: si raccomanda l’attivazione di misure di sostegno alla diffusione dello standard, incluso l’utilizzo di strumenti digitali interoperabili (come il formato XBRL) per la trasmissione automatizzata delle informazioni.
La Raccomandazione è presentata come una misura transitoria, in attesa dell’adozione dell’atto delegato previsto dalla proposta COM (2025) 81 final, nell’ambito del pacchetto “Omnibus I”. Tale atto andrà a stabilire in via formale un framework di rendicontazione di sostenibilità volontario armonizzato a livello UE, che avrà come base proprio lo standard VSME.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità concreta per le PMI di avvicinarsi ai temi ESG in modo graduale, proporzionato e strategico, migliorando la trasparenza delle proprie pratiche ambientali, sociali e di governance e rafforzando la propria posizione competitiva in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità e alla finanza responsabile.
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